Ariccia, terra Di gusto e cultura.
Dove è nata la porchetta di Ariccia IGP.
Ma la porchetta di Ariccia IGP dove è nata? Vedete quel puntino piccolo piccolo sulla cartina, nel Lazio, a pochi Km da Roma, che si allunga e si affaccia sui due laghi di Albano e di Nemi, è Ariccia. Poco meno di 19.000 abitanti e una storia antichissima.
Sembra che prenda il nome da Aricia, moglie di Virbio, figlio di Teseo che fondò questa città sulle morbide alture nate dagli vulcani che costellavano tutto il territorio. Parliamo di un’epoca antecedente a quella della fondazione di Roma e pare che la ricetta della porchetta di Ariccia IGP sia proprio così antica e che sia proprio nata qui. Originariamente i sacerdoti lavoravano le carni di maiale per i sacrifici da dedicare a Giove, ricetta poi tramandata nel tempo e fatta propria dai Monaci che ne hanno custodito il segreto, diffuso poi e reso pubblico, nel momento in cui, a causa della piacevole temperatura e dell’estate ventilata che si viveva ai Castelli Romani, era d’uso delle famiglie nobili romane, venire a trascorrere la stagione calda in questa zona. Colpiti dalla bontà di questa specialità, venduta e commercializzata dai Monaci, i nobili romani, che hanno fatto costruire in tutta la zona, sontuosi palazzi e splendide ville, mandavano la servitù a carpire i segreti della lavorazione e tornati in città la facevano assaggiare ai proprio ospiti.
Lavorazione della porchetta di Ariccia è rimasta uguale
In tutti questi anni la lavorazione della porchetta di Ariccia è rimasta uguale e per essere un prodotto così gustoso, stupisce che abbia una lista ingredienti veramente breve: carne di suino di sesso femminile, sale marino, pepe nero, aglio e rosmarino.
Dall’incontro di questi 5 ingredienti con il forno caldissimo nasce uno dei prodotti della tradizione italiana più conosciuti al mondo.
Il legame tra la cittadina e la porchetta di Ariccia IGP è ferreo. Complice anche la denominazione IGP ottenuta nel 2011, molte famiglie di questo comune, come quella Dentico, si dedicano alla produzione della Porchetta e dei prodotti derivati.
Le viene dedicata una Sagra in settembre e le “fraschette”, tipici locali dei Castelli Romani, dove mangiare e bere in un ambiente familiare ed informale, molto frequentate anche dai romani, offrono questa specialità come antipasto o piatto principale.
Cosa vedere ad Ariccia
Ariccia, come dicevamo è stata una località molto frequentata dalla nobiltà romana, per questa ragione la cittadina ed intorni sono ricchi di palazzi, ville e chiese, che ospitano splendide opere d’arte.
Nella magnifica Piazza di Corte affacciano la Chiesa di Santa Maria Assunta, di Gian Lorenzo Bernini ed il Palazzo Chigi, con affreschi, arazzi e l’annesso parco, davvero suggestivi.
Il ponte di Ariccia, altissimo a tre arcate sovrapposte, fu distrutto e ricostruito identico, come da progetto ed è oggi, carrabile e pedonabile, il simbolo di Ariccia.
Il belvedere di Ariccia, da cui si gode di un panorama mozzafiato: fino al mare e lungo tutta la campagna circostante.
La salita del diavolo: una strada che sembra in salita ma in realtà è in discesa!
I cisternoni: tra Ariccia e Albano ancora attivi, si trovano delle cisterne di epoca imperiale.
Ed infine ovviamente le fraschette e le locande dove mangiare oltre la prodigiosa Porchetta di Ariccia IGP, anche molte altre specialità locali come le coppiette, le salsiccette, le caciottine ed il vino dei Castelli.